Industria europea dei semilavorati rame: come sta evolvendo lo scenario competitivo?

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I cambiamenti più interessanti e recenti nello scenario competitivo dell’industria europea dei semilavorati rame.

 

Dopo anni di sostanziale stabilità l’industria europea dei semilavorati in rame e leghe di rame ha vissuto, di recente, alcuni cambiamenti che stanno parzialmente mutando gli equilibri nello scacchiere competitivo del settore. La cronica sovraccapacità prevalente sui mercati europei, unita ad una ripresa molto più fiacca dei consumi rispetto alle altre aree industrializzate (Stati Uniti in primis) stanno spingendo l’industria dei semilavorati rame verso un progressivo (e ormai inevitabile) processo di ristrutturazione e consolidamento.

 

Il comparto dei tubi rame è sicuramente uno dei segmenti ad aver maggiormente risentito del calo dei consumi legato, soprattutto nel caso dei tubi per applicazioni idrotermosanitari, alla crescente sostituzione con materiali alternativi (legato all’impennata dei prezzi della materia prima) e al crollo dell’edilizia degli ultimi anni.

 

Tra i principali cambiamenti avvenuti in questo comparto si registra il consolidamento della presenza di Mueller Europe, controllata britannica di Mueller Industries Inc. (USA), sul mercato inglese dei tubi sanitari. Alla fine di febbraio 2014 Mueller Europe, presente in UK con uno stabilimento di tubi sanitari a Bilston e nota sul mercato europeo con il marchio Wednesbury Copper Tube, ha infatti finalizzato l’acquisizione delle attività di KME Yorkshire Ltd (Gruppo Intek), altro principale produttore di tubi rame nel Regno Unito presso lo stabilimento di Kirkby (175 addetti). Nei prossimi mesi è quindi molto probabile che Mueller Europe porti avanti una graduale ottimizzazione e consolidamento delle attività dei due stabilimenti.

 

Risale al 26.06.2014, invece, la notizia dell’acquisizione di Cupori, principale produttore scandinavo di tubi rame (uno stabilimento a Pori in Finlandia, 160 addetti e fatturato annuo di circa 100 milioni di €), da parte dell’investitore austriaco Mirko Kovats. Le attività di Cupori, un tempo parte del Gruppo Outokumpu, erano stata rilevate nel 2008 dal top management di allora attraverso un’operazione di management buyout (MBO). L’acquisto di Cupori (portata a termine attraverso Cupori Ltd con sede in Austria) segna il ritorno di Mirko Kovats nel panorama dell’industria del rame europea dopo il fallimento, nel 2010, di A-Tec Industries che all’epoca controllava Montanwerke Brixlegg (produttore austriaco di catodi rame) e la francese Gindre (principale produttore europeo di barre e profilati rame), entrambe poi cedute nel 2012 alla società svizzera UMCOR AG attiva nel commercio di materiali non-ferrosi.

 

Sul fronte dei laminati in rame e leghe di rame, tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, spicca l’acquisizione (tramite management buyout) della francese Griset da parte di Jean-Pierre Valade, in precedenza CEO della società. Griset, ceduta solo due anni prima dal produttore di semilavorati Diehl Metall (Germania) al fondo finanziario tedesco Bavaria IndustrieKapital, è uno dei principali fornitori al mondo di nastri profilati in rame e leghe di rame per applicazioni elettroniche. L’azienda francese (190 addetti e una controllata in Malesia) ha recentemente siglato un accordo di joint-venture con il Gruppo cinese con Tongling Nonferrous Metals (60% detenuto da Griset e 40% da Tongling) per la costruzione di un nuovo impianto per la produzione di nastri profilati in rame al ferro nella città cinese di Tongling (provincia di Anhui).

 

Nel segmento dei prodotti estrusi (tubi e barre) è interessante sottolineare la crescita repentina del Gruppo francese Le Bronze Alloys (LBA) che tra il 2011 e il 2013 ha messo a segno, tra Francia e Germania, dieci acquisizioni sia nel comparto dei semilavorati, sia a valle rilevando alcuni utilizzatori dei propri prodotti (Inoforges, Bronze Inox e Forges de Trie-Chateau in Francia e Hundt & Weber in Germania). Nel settore dei semilavorati LBA, già attivo nel comparto tramite la controllata Le Bronze Industriel-LBI (produttore di estrusi in leghe speciali di rame per applicazioni nelle industrie marittima, aerospaziale e dei trasporti), ha rilevato da Nexans lo stabilimento francese di Alsafil (fili in leghe di rame, 35 addetti) e da Swissmetal lo stabilimento tedesco di Lüdenscheid (barre e fili ottone, 189 addetti e fatturato di 110 milioni di €). Il processo di espansione di LBA potrebbe comunque non essersi ancora concluso: secondo fonti di natura sindacale riportate dal quotidiano locale francese L’Union / L’Ardennais, LBA starebbe trattando con il Gruppo Intek/KME l’acquisizione degli stabilimenti francesi di Boisthorel (barre ottone), Givet (tubi rame) e Niederbruck (barre e profilati rame) e della sede parigina di Courbevoie. L’accordo non appare tuttavia ancora concluso né è stato confermato ufficialmente dalle parti interessate.

 

A livello più generale di tutti i semilavorati occorre, inoltre, menzionare i recenti cambiamenti organizzativi comunicati dal Gruppo Intek/KME. Dopo aver confermato a fine luglio 140 esuberi presso lo stabilimento tedesco di Osnabrück (2.100 addetti), il Gruppo KME ha annunciato in questi giorni la separazione della gestione del business dei prodotti standard da quello dei prodotti speciali. La gestione dei prodotti standard è stata affidata a Ulrich Becker (entrato a far parte di KME ad inizio settembre e in precedenza già CEO per alcuni mesi del produttore di semilavorati tedesco MKM – Mansfelder Kupfer und Messing GmbH), mentre quella dei prodotti speciali è confermata nella mani di Egon Mackowiack. KME, infine, ha recentemente prolungato fino al 31 luglio 2016 le linee di credito in scadenza a gennaio 2015 per un ammontare complessivo di 505 milioni di €.

 

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